1. Salve ragazzi, la vostra è
una band storica del metal italiano degli 80's, ci
raccontate come sono nati i DARK AGES?
R: (Simone) Era il lontano 1982 ed io ero molto
giovane quando pensai di fondare una band per suonare le canzoni degli
eroi del Rock. Nulla di serio fino all’estate del 1986 quando la
formazione si è arricchita delle persone, tra le quali la singer Guia,
che hanno portato a comporre, registrare e pubblicare, nell’aprile del
1991, il primo album “Saturnalia”.
Nella foto/cover di questo libro, potete notare la
copertina del disco dei DARK AGES
2. il vostro debut album è stato pubblicato su
vinile e cassetta nei primi anni 90, ci raccontate qualche aneddoto?
R (Simone): Beh, siamo arrivati direi abbastanza
“per caso” a realizzare Saturnalia. E’ stata tutta colpa di Guia che ci
aveva iscritti ad un concorso per giovani talenti dove noi veramente
c’entravamo niente. Immagina di vedere in mezzo a decine di ragazzine,
tutte pronte con le basi delle varie Mina e Giorgia, sei metallari
vestiti di tutto punto di cuoio e metallo… però in mezzo al pubblico
c’era chi ci ha segnalati alla Video Star di Savona che ci ha poi
proposto di realizzare un disco. Gli aneddoti si sprecano in realtà sia
durante le registrazioni (mitiche le serate fuori dall’albergo!!) che in
seguito; ma è meglio che per decenza rimangano in qualche cassettino ben
nascosti.
In questa foto la line-up dei primi anni 90, con la
splendida singer GUIA e il drummer LUCA LUCCHINI!
3. sono evidenti nelle vostre songs ispirazioni
legate alle grandi bands dell'Hard Rock e del prog rock, ma quanto
troviamo di DARK AGES in "Teumman"?
R (Simone):E’ difficile per noi dirlo, sarebbe
giusto fossero coloro che hanno sentito il CD a rispondere a questa
domanda. Noi pensiamo che le diverse esperienze e passioni musicali di
ciascuno di noi abbiano contribuito a creare un qualcosa di originale
anche se siamo coscienti che possa essere molto faticoso non avere delle
influenze dei gruppi che hanno segnato la nostra formazione.
4. dopo oltre vent'anni il secondo album "Teumman",
Quali sono le vostre aspettative oggi?
R (Simone): Purtroppo tutto questo tempo è
trascorso con vari cambi della line up e non ci sono state situazioni
abbastanza stabili per portare avanti dei progetti concreti. Teumman in
realtà nasce da alcune idee mie e di Davide che sono molto vecchie
(qualche riff risale addirittura a 15 anni fa!), ma è solo con l’ultima
formazione che sono state sviluppate e arrangiate nel modo sperato con
l’intervento propositivo di tutti i componenti della band. Le nostre
aspettative? Quando ci saremo comprati una villa con piscina, per
ciascuno di noi, con tanto di giovani fans che stazionano davanti al
cancello ti risponderò… Scherzi a parte, crediamo molto in questo
progetto e vorremmo essere in grado di portarlo all’ascolto in live di
quante più persone possibili. La soddisfazione per il proprio lavoro
nella musica non vuol dire fare soldi per forza.
5. qual'è la fonte di ispirazione per testi? chi
li scrive?
R (Davide): Abbiamo pensato di scrivere una rock
opera e ci è sembrato giusto recuperare temi, personaggi e modalità
della nostra tradizione ottocentesca, siamo o non siamo italiani?
Inoltre la storia doveva essere "metal" ed ambientata in una epoca
oscura, per tener fede al nostro nome, e l'antica Assiria ci è sembrata
perfetta. Per scegliere chi dovesse scriverli abbiamo tirato a sorte, ed
è toccato a me, ma sospetto che l'estrazione sia stata truccata…. A
volte mi ispiro alla musica che è già stata scritta, altre volte se ho
bisogno di un brano particolare prima scrivo il testo, poi chiedo un
certo tipo di atmosfera….insomma, non mi formalizzo….
6. molto positivi sono stati i consensi da parte
dei media, soprattutto internazionali, cosa vi aspettate da tutto ciò?
R (Angela):Davvero?? Com’è quella storia che diceva
Simone a proposito di villa con piscina? Non può far altro che piacere
anche perché il lavoro è stato pensato in modo più internazionale
possibile; ovvero abbiamo cercato che i suoni, il mix, il mastering e
quant’altro “suonino internazionali” senza per questo cedere però alle
mode del momento (per esempio con un mastering troppo compresso).
7. avete suonato come guest di personaggi
illustri come Uli J. Roth, le Orme, che esperienza è stata?
R (Simone):Beh cosa ti devo dire… ovviamente sono
state esperienze bellissime anche se diverse tra loro. Con Uli è stato
strano per me vedermelo davanti fin che facevano il check, poi si è
avvicinato ed abbiamo iniziato a parlare di strumenti; alla fine gli ho
prestato per la serata la mia testata (una vecchia Marshall) che a lui
piaceva molto e dopo la chiusura del locale eravamo tutti assieme (la
nostra band e la loro) a bere al banco bar del locale… come si fa tra
conoscenti di vecchia data in una serata normale.
R (Angela):Con Le Orme è stato un po’ diverso in
quanto eravamo in un concerto all’aperto di ampie dimensioni e non
abbiamo passato tanto tempo con loro direttamente; con Michi Dei Rossi
si è da subito instaurato un rapporto di simpatia e cordialità (forse
perché entrambi siamo veneti?) con tanto di pacche sulle spalle e prese
per i reciproci fondelli… peccato il poco tempo a disposizione per stare
assieme.
8. Come mai avete deciso di uscire con la HEART
OF STEEL RECORDS di Mirko Defox?
R (Simone) Sono anni che abbiamo il piacere di
conoscere Mirko, in svariate occasioni abbiamo suonato assieme agli
X-Hero e sono sempre state serate positive. Quando stavamo completando
le registrazioni di Teumman part one abbiamo voluto far sentire a Mirko
i brani per un parere sincero e disinteressato come lui ci ha sempre
dato. Gli sono piaciuti e ci ha proposto di uscire con la sua Casa
discografica… poteva andare meglio di così?
9. i cd si vendono poco, è tutta colpa di
internet oppure è cambiata la mentalità dei fan?
R (Simone): Direi entrambe le cose. O meglio direi
che internet ha cambiato la mentalità dei fans; il web ti permette di
non avere sorprese di alcun tipo, oggi riesci a trovare quello che vuoi
ed ascolti tutto ciò che vuoi comodamente da casa tua. Fino a qualche
anno fa accadeva esattamente il contrario, andavi ad acquistare un CD (o
vinile) per sentilo solo dopo e magari scoprire che era una delusione…
Vista poi la possibilità di scaricare le canzoni (legalmente o no… non
voglio entrare in polemica) direi che sono cambiati i supporti di
ascolto. Però il CD originale completo di libretto e grafiche è tutta
un’altra cosa…
10. che tipo di pubblico segue i vostri
concerti?
R (Angela):I Dark Ages esistono da oltre vent’anni
ormai e i vecchi fans hanno sempre seguito il gruppo con fedeltà,ansiosi
e curiosi di ascoltare un nuovo lavoro. Teumman rispetto a Saturnalia ha
avuto una svolta prog che ha fatto presa su una parte più vasta di
pubblico. Da qui si sono aggiunti tantissimi nuovi giovani fans che vedo
con molto piacere crescere di numero ad ogni live. Emblematico l’esempio
di un nostro amico(Giuliano) fiero acquirente del primo disco che si è
presentato al concerto della presentazione ufficiale di Teumman spinto
dal figlio…speriamo di rivederlo in futuro con i nipotini!
11. ci raccontate un simpatico aneddoto successo
negli anni?
R (Simone):No no, nessun aneddoto particolare,
siamo gente seria che si dedica al lavoro in modo assoluto.
R (Angela):Quindi non possiamo raccontare l’epilogo
di certe serate con ritorno ai 35Km/h in seconda marcia per la nebbia
(in pieno luglio??) oppure di quando alle sei del mattino si era optato
per una spaghettata post-concerto a casa mia e mentre i piatti erano
serviti e fumanti in tavola ci si era accorti dell’assenza di uno di
noi… per ritrovarlo a dormire in bagno.
R (Davide): La maggior parte degli aneddoti non si
possono raccontare, siamo in fascia protetta….vediamo….durante un
concerto ero così preso dalla musica e dal pubblico che ho cominciato a
perdere l'equilibrio…. mentre stavo per cadere in avanti mi sono chiesto
che cosa fosse meglio fare, se mollare il microfono e cercare di
attutire la caduta o continuare a cantare….ho scelto la seconda
soluzione, sono crollato sulle casse spia con ancora l'asta ed il
microfono in mano, continuando a cantare a terra, mandando in visibilio
il pubblico, che pensava l'avessi fatto apposta. Beh, è andata bene: non
mi sono fatto niente, ho evitato una figuraccia e alla fine ho fatto un
coup de theatre.
(interview by Ivan
Dragomilov)